giovedì 29 gennaio 2015

Il prezzo della libertà di Greta e Vanessa: Intervista a Giacomo Stucchi


Greta e Vanessa sono due giovani ragazze che l’estate scorsa sono andate a fare un viaggio umanitario in Siria. Sono state rapite dagli estremisti islamici e sono state liberate solo cinque mesi dopo. I giornali italiani hanno detto che la loro libertà è costata 12 milioni di dollari. Ma non è vero. Il presidente dei servizi segreti italiani, Giacomo Stucchi, ha chiaramente detto che è una menzogna. Il governo italiano ha dovuto pagare un riscatto salato, ma non in denaro. L’identità della contropartita non è stata svelata, ma si ipotizza, grazie all’intervista qui presente, che si tratti di armi da guerra. Il prezzo della libertà delle due ragazze potrebbe esser stato uno stock missilistico, com’è già accaduto altre volte. 

Il senatore Giacomo Stucchi (leghista) è presidente del Copasir dal 6 giugno 2013. Il Copasir è il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Italiana che dal 2007 sostituisce il Copaco, il vecchio Comitato Parlamentare di Controllo sui Servizi Segreti. Lo ringraziamo per averci fornito una serie interessantissime notizie inerenti al terrorismo internazionale.

Liliane Tami :Onorevole Stucchi, come vive l’Italia la questione dell’Avanzata Islamica?
Giacomo Stucchi :  Attualmente il livello di allerta al terrorismo è al suo massimo apice. Si sa che tra i duecentomila clandestini approdati l’anno scorso vi sono degli individui che sostengono fortemente la causa del Califfato. Inoltre questi clandestini non sono certo tutti rifugiati politici: solo il 5% di loro vengono qui in Europa perchè provengono davvero da un paese in guerra che non rispetta i diritti fondamentali dell’Uomo. Un’Europa che non si oppone radicalmente all’immigrazione è comunque complice dell’avanzata dei musulmani in terre cristiane.

Come si stanno mobilitando le intelligence oggigiorno per contrastare i possibili atti terroristici?
GS   Attualmente i servizi di sicurezza stanno operando molto bene. Con gli studi e le tecnologie di oggi un attentato organizzato da una grande rete terroristica, come quello avvenuto l’11 settembre, può venir fermato ancora prima che venga messo in atto. Ma le minacce interne, provenienti da singoli individui radicati su suolo europeo (i cosiddettiLone Wolf) sono imprevedibili. Le micro-reti terroristiche e i nuclei famigliari, che organizzano gli attentati chiacchierando al bar senza usare telefoni o linee web, sono difficilmente rintracciabili ed estirpabili. Mantenendo alto il livello di incertezza e timore gli estremisti mettono in atto la “strategia della paura”.

Come si può contrastare questa loro strategia?
GS   Semplicemente cercando di non aver paura e vivere la nostra vita come sempre. L’islam radicale vuole sconfiggere i nostri valori fondamentali e nel contempo instaurare nell’occidente un senso di timore ed inferiorità. Gli atti terroristici servono solamente a far pubblicità ed istillare il timore nelle persone. Infatti, per i terroristi, l’importante è far parlar di sé.

Ok cambiamo argomento e parliamo del rapporto, sempre più stretto, tra Gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Che rapporto c’è tra Renzi e Michael Ledeen? *
GS   L’intelligence Americana e quella Italiana stanno collaborando e sono alleate su determinate questioni, come ad esempio quelle legate alla sicurezza ed alla lotta al terrorismo. È cambiato il clima rispetto a qualche anno fa. Mi ricordo, ad esempio, che io ero stato a Washington a visitare l’F.B.I. e la C.I.A ed altre agenzie loro. Noi venivamo trattati un po’ come parenti poveri. L’anno scorso invece siamo tornati e siamo stati trattati con pari dignità. Ad esempio io sono stato in contatto con tutti i vertici. Non è un problema tanto di governo, quanto delle istituzioni delle intelligence. Oggi la nostra intelligence, prescindendo da Renzi, è quella di un sistema che si è riformato nel 2007. Ha una credibilità maggiore.

All’interno dell’Eurogendfor esiste un settore segreto, tipo stay-behind, che si occupa di eseguire black operation nei confini dell’Europa?
GS   … Ah ah ah! Domanda di riserva?

Quanto costa al governo un agente che deve essere formato e mobilitato per andare in missione a salvare due ostaggi, come ad esempio greta e Vanessa?
GS   Formare un agente costa anni di esperienze e di sacrifici. Poi lo stipendio è quello che viene definito dai loro parametri. Il problema vero non è però tanto lo stipendio di chi deve andare a compiere queste delicate operazioni, quanto il mettere a repentaglio un tale bagaglio di competenze e capacità che potrebbe essere impiegato in un’altro teatro. Se usi questi agenti specializzati per liberare le persone sequestrate anzichè per compiere missioni di anti-terrorismo in Siria certamente li rendi meno utili per le questioni geopolitiche internazionali.

In cambio di Greta e Vanessa avete pagato 12 milioni di euro?
GS   Chi ha detto che abbiamo pagato dei soldi? Io ho detto che c’è stata una contro-partita, ma non ho mai detto che si è trattato di denaro liquido.

Che cos’è la contropartita?
GS   Non gliela posso dire, altrimenti finiremmo in galera. Posso solo dirle che io so che sono state rispettate le clausole previste dalle nostre leggi.

Com’è il rapporto tra tra Renzi e le intelligence israeliane?
GS   Personalmente non sono molto interessato alle questioni private di Renzi, ma l’unica cosa che posso dirle è che lui di intelligence ne capisce poco. Infatti delega le vicende al sottosegretario Venditti. Sicuramente gli israeliani sono molto ascoltati dalla nostra intelligence.
Ci sono molte collaborazioni tra la nostra intelligence e il Mossad?
GS   Sì, ci sono delle forti collaborazioni ed è giusto che sia così, perchè probabilmente in alcuni settori ci possono dare un grande aiuto e in diversi settori noi possiamo dar loro sostegni preziosi.


* Michael Ledeen, 73 anni, è un amico di Renzi e di Marco Carrà. Ha lavorato nelle amministrazioni di Ronald Reagan e di George W. Bush. Ha collaborato con diverse intelligence e ha organizzato diverse Black Operation con Manucher Ghorbanifar, acclamato dallo stesso governo come un bugiardo (nonostante ciò, per decenni ha continuato a far puntualmente capolino tra i servizi segreti…). Ledeen è famoso per aver preso parte all’operazione cladestina IranGate nel 1985. Erano stati liberati degli ostaggi, incarcerati nell’Iran di Khomeini, in cambio di missili. Nel 2001 il nome di Ledeen è emerso nuovamente durante un’altra inchiesta parlamentare: a Roma c’era stato un summit segreto tra i vertici del Pentagono e i vertici del SISMI per organizzare una spy operation in Iran. E ancora oggi, mentre si discute del riscatto di Greta e Vanessa, su Roma aleggia il suo nome, che ci rimanda all’analogo episodio di trent’anni fa.
@Autolegislazione – Liliane Tami
http://www.ticinolive.ch/2015/02/19/come-hanno-liberato-greta-e-vanessa-intervista-giacomo-stucchi-di-liliane-tami/

La sfida Russa al Mondialismo- Sunto della conferenza del 15 gennaio a Monza

I pedofili non stuprano i bambini, li accarezzano. Analogamente, l’Europa non ha dichiarato guerra alla Russia, l’ha sanzionata. Che nella mente dei soggetti affetti da devianze psicologiche  la capacità di discernere l’azione neutra da quella violenta sia labile è risaputo, ma che un intero continente finga di non essersi accorto d’aver stuprato la Russia è imbarazzante. L’Occidente, compiendo  atti di violenza economica , mediatica e fisica verso la Russia ha agito esattamente come il pervertito che in nome dell’Amore  deviato“ammonisce,tocca ed educa”  la vittima dello stupro.

Durante le conferenza svoltasi a Monza il 15 gennaio scorso, promossa dall’associazione culturale Lombardia Russia, s’è discusso appunto del rapporto malsano che è stato instaurato dai governi occidentali nei confronti di Putin. I motivi per cui l’Italia dovrebbe abbandonare l’aggressiva politica europea antirussa sono riassumibili in tre punti: uno culturale, uno morale ed un semplicemente pratico. Innanzitutto, come ha affermato Cristiano Puglisi, la Russia ha un ruolo culturale fondamentale nel contrastare l’egemonia americana, che pare portare avanti una globalizzazione omogenea, piatta e sterile sia culturalmente sia antropologicamente. In secondo luogo, come è stato mostrato nel video dell’analista antropologo Eliseo Bertolasi, l’astenersi dalla guerra in Donbass gioverebbe moralmente: esser complici di un genocidio – silenzioso e censurato dai media – sarebbe per gli italiani un’indelebile macchia sull’anima. Che  l’esercito regolare ucraino abbia usato 90 carri armati italiani per sterminare i popoli indipendentisti della Novorossia non è certo una bella cosa. Infine Paolo Grimoldi, che ha fondato in parlamento il gruppo “Amici di Putin” a cui hanno aderito perlopiù leghisti pentastellati, ha illustrato con precisione perchè l’italia, non avendo fonti energetiche proprie, ha bisogno, volente o nolente, di entrare in un’ottica più eurasiatica di mercato. Inoltre, ora che lo Stato Islamico ambisce a detenere il monopolio del petrolio del Medio oriente, la necessità di puntare lo sguardo versoi giacimenti di carbonfossile siberiani si fa impellente.  Non è nemmeno escluso un tentativo americano di conflitto armato con la Russia, proprio per motivi energetici. Per noi europei un conflitto del genere sarebbe però atroce: vorrebbe dire tagliare il ramo su cui siamo seduti.

Fortunatamente, Putin si sta impegnando a mantenere la pace, e sta – invano – provando a instaurare un dialogo pacifico col resto del mondo. Già la semplice guerra economica si profila come un massacro: basta pensare alla Francia, che ha sul gobbo la Mistral (una nave portaerei da diversi miliardi di dollari) che non può vendere alla Russia per via delle sanzioni europee. Quindi, figuriamoci se la guerra da economica diventasse anche armata: se il sanguinoso conflitto a ferro e fuoco ucraino si estendesse in tutto il continente l’ipotesi che una qualche nazione riesumi l’atomica non è da escludersi.
Come, poi, ha affermato Gianluca Savoini, presidente dell’associazione Lombardia Russia, il crollo del muro di Berlino non  ha portato ad una distensione duratura tra i due cosiddetti “blocchi” della guerra fredda . Anzi, è solo stata una manovra americana per tentare di estendere il proprio monopolio economico con le buone maniere. Ed ora, che si sono accorti che questa strategia  non ha funzionato, vogliono erigere nuovamente un muro di separazione. Peccato però che questa scelta sia estremamente nociva anche per l’Europa stessa, dato che la mole di scambi economici con l’ex URSS supera i diversi miliardi di dollari.

Gli Stati Uniti si sono illusi che riappacificandosi con l’Orso Russo avrebbero avrebbero potuto metterlo al guinzaglio. Ma si sono sbagliati, poiché evidentemente Putin s’è accorto che al popolo russo le pagliacciate non interessano. La Confederazione Russa può fare a meno sia dell’olio di palma presente negli hamburger di McDonald’s, sia dell’unto spalmato su corpi di uomini in tutù rosa che saltellano per strada durante i gay-pride. Quindi, ad aver mandato su tutte le furie Obama, è stato il rifiuto della Russia ad acconsentire alle buffonate del post-moderno, che mira a decostruire tutto, dal semplice concetto di famiglia fino al più sottile rapporto col Sacro.
A questo proposito, è stato molto interessante l’intervento finale di Cesare Torella, presidente del circolo tradizionalista Burgundia: spiegando come i valori dell’Illuminismo siano diventati in realtà la legittimazione dei comportamenti più aberranti, ha squarciato il petto della Statua della Libertà americana mostrandone le viscere putride. Il suo lungo e complesso discorso – fortemente esoterico – è stato un invito a riscoprire le nostre radici religiose, prendendo esempio dalla Russia.
I Veda identificano questi costumi nel Kali Yuga, eppure il mainstream massmediatico occidentale non fa che osannare questo tipo di comportamenti, dalla lussuria alla vanagloria, che stanno esattamente agli antipodi delle virtù cristiane e religiose in generale. Nel corso del secolo scorso, l’Occidente, succube della dittatura finanzcapitalista e dell’iperconsumismo, è rimasto orfano del suo dio. Contemporaneamente, anche l’URSS  è stata privata della sua religione, ma in seguito ad un’improvvisa riconversione di Stalin ha potuto riscoprire la serenità e l’unione sociale data dall’ortodossia. Ora la Russia sta cercando di “cavalcare la tigre” – usando un termine evoliano – per costruirsi un futuro dignitoso: Putin,  presenziando alle funzioni ed insegnando il rispetto per il Sacro, offre un ottimo esempio ad un paese che fino a qualche decennio fa era allo sbando più totale. Diversamente, in un Occidente in cui la blasfemia, la volgarità, la rozzezza ed il libertinismo regnano sovrani, parlare di sacralità, valori e religione non va più di moda. Ed è per questo che, forse, sarebbe il caso di guardare verso Nord-Est, al Cremlino, cercando di trarne un qualche insegnamento morale. La spiritualità, arriverà da sè.

Infine, per opporsi alla logica dei mass media europei, che censurano le notizie inerenti la geopolitica ma divulgano il nuovo oppio dei popoli – calcio/tette/musica/reality – sono stati proiettati i video del reportage di Eliseo Bertolasi a Donetzk . Le immagini delle scuole distrutte dai proiettili dati all’ esercito golpista ucraino dall’Unione Europea sono stateo strazianti. L’aeroporto di Donetzk, tra le cui rovine sedevano i giovani volontari russi, pareva uscito da un film apocalittico. I civili sono dovuti fuggire – e scappano tuttora – dalle terre martoriate. Le case dai vetri disintegrati non proteggono più dal gelo i bambini e le famiglie ucraine, che hanno dovuto chiedere asilo politico alla Russia.

Il genocidio degli abitanti della Novorossia, dal passaporto ucraino ma col cuore russo, ha fatto scappare dalle zone di guerra donne e bambini. Due di queste ragazze sopravvissute alle battaglia hanno preso in mano i microfoni ed hanno parlato delle loro tragiche vicende personali. E, quasi sull’orlo delle lacrime, mentre descrivevano i soldati che minacciavano di uccidere le loro anziane mamme, colpevoli di sentirsi più russe che ucraine, hanno commosso l’intera platea.

L'infibulazione e la religione Islamica- Intervista a Magdi Cristiano Allam

Infibulazione ed Islam: Intervista a Magdi Cristiano Allam 

Magdi Cristiano Allam, nato ad El Cairo nel 1952, è un giornalista di famiglia musulmana che si è convertito al cristianesimo nel 2008.  Attualmente si occupa dei rapporti tra Islam ed Occidente. Recentemente è stato accusato di Islamofobia, ma è stato scagionato perchè i suoi testi inerenti la religione islamica non sono opinioni ma semplici constatazioni della realtà. Conoscendo la dottrina islamica ed avendo – per davvero-letto il Corano Magdi Allam può confermare che è un libro che esorta alla violenza ed all’uccisione degli infedeli, sia cristiani che ebrei. Ed è questo suo semplice attenersi allo studio del testo sacro musulmano, senza celarsi dietro alle ipocrisie di chi vorrebbe
un mondo multietnico, che lo rende un personaggio tanto controverso.

Quante mutilazioni genitali femminili sono recensite su suolo Italiano?
In Italia non è possibile sapere con esattezza quante mutilazioni genitali femminili avvengono. Si sa che che la pratica  più atroce, l’infibulazione, è comunque rara. Sono praticate soprattutto le mutilazioni, perchè più semplici da eseguire. Da alcuni episodi di cronaca è emerso che tali usanze vengono eseguite negli ambienti domestici. È un fenomeno che va estirpato. Bisogna assicurare che la legge vieti e prevenga qualsiasi attentato alla salute fisica dei cittadini. L’integrità delle persona su suolo italiano dev’essere tutelata.

Il corano è un libro che inneggia chiaramente alla violenza. Ad esempio, al verso 33, sura 5, c’è scritto chiaramente di uccidere gli infedeli. Vale lo stesso per l’infibulazione?
No, nel corano non c’è scritto di infibulare le donne. La mutilazione genitale femminile è una pratica millenaria: è fatta risalire persino all’epoca faraonica, infatti esisteva già prima dell’avvento dei grandi monoteismi.Sulla base di un testo attribuito a Maometto l’Islam ha fatto propria la mutilazione del clitoride, che è la forma più lieve rispetto all’infibulazione, che prevede anche la cucitura. È una pratica devastante per la sessualità femminile, ma per fortuna non è presente in tutti i paesi musulmani. Tale usanza ha origini nella zona nilotica, nell’africa centro-orientale . Recentemente alcuni paesi musulmani hanno iniziato ad adottarla, ma in altri paesi è inesistente o persino bandita.In Tunisia, ad esempio, è vietata.

Che ruolo hanno le donne nella diffusione dell’Islamismo nel continente europeo, com’è stato descritto nel romanzo “ Submission” di Houellebeqc?
 Le donne hanno un ruolo importante nell’islamizazzione dell’Europa. Nel 1974, durante un incontro delle Nazione Unite, era stato annunciato da alcuni esponenti del movimento “ Fratelli Musulmani”che la colonizzazione dell’Europa sarebbe avvenuta per mezzo del grembo delle donne occidentali. La francia ha una realtà islamica considerevole, si stima che siano circa 10 mila musulmani. In italia attualmente i musulmani sono stimati circa un milione e mezzo, due milioni. Siamo ad un livello inferiore rispetto alla Francia.L’aspetto demografico sarà sempre più determinante per far si che i musulmani attraverso le istituzioni e la democrazia potranno conquistare spazi di potere. Ed un giorno, forse, potranno eleggere loro il presidente della repubblica.

In un paese musulmano, quante donne ha un uomo?
La poligamia è considerata legittima, dal corano e dall’Islam. L’Islam descrive che un uomo possa avere fino a 4 mogli contemporaneamente. Poi, nel corso della vita, se ne possono invece avere illimitatamente. In teoria bisogna garantire a tutte le mogli un trattamento equo. Nei fatti però la poligamia è poco usata. Non è una prassi diffusa perchè costa mantenere tutte queste donne. La poligamia è diffusa soprattutto tra i ceti più abbienti e nei paesi più ricchi, come ad esempio l’Arabia saudita.


Una famiglia islamica quanti figli ha in media?
Certamente molti più di noi. In Europa una coppia ha in media 1,3 figli, e ciò vuol dire che demograficamente siamo condannati a scomparire. Qui 16% della popolazione ha meno di 30 anni, in medio oriente la popolazione al di sotto  dei 30 anni è del 70%. Siamo un paese di vecchi poco prolifici. Nello Yemen le coppie hanno in media 4 o 5 figli. La Turchia ha invece una media più bassa di figli. Il numero di figli è inversamente proporzionale al livello di emancipazione della donna. Una donna che lavora non può occuparsi di troppi figli. L’emancipazione della donna in occidente sarà una delle cause del collasso della nostra società.

@Autolegislazione – Liliane Tami

lunedì 19 gennaio 2015

American Sniper


Pecore, lupi e cani pastore: La storia di khris Kyle.
“ Je suis charlie”é la nauseante frase ripetuta in loop da coloro che, fino alla settimana scorsa, non s’erano ancora accorti della minaccia del terrorismo islamico. Per ironia della sorte una delle principali scene del film “ American Sniper” ritrae l’attore Bradley Cooper che spara ai nemici in khefia indossando un cappellino...su cui è scritto , in lettere corsive, il bisillabo “Charlie”.
Grazie a quest’autoproiezione inconscia tutte le pecore je-suis-charlie sono pronte ad immedisimarsi nel cane pastore Khris Kyle e a premere con lui 160 volte il grilletto del  fucile Lapua Magnum 338 per uccidere i lupi terroristi.
Per capire bene la questione delle pecore, dei cani pastore e dei lupi accennata all’inizio del film dal padre del protagonista, durante una cena di famiglia, è necessario legger il libro “ On Combat” di Dave Grossman. Questo testo, editto in Italia da Edizioni libreria Militare, spiega la psicologia e la fisiologia dei combattenti e dei soldati, e  le sottili differenze che vi sono tra loro...ed i semplici criminali di guerra.
Secondo questo libro, ripreso da Clint Eastwood, al mondo esistono tre tipi di persone: Quelle quiete, buone e tranquille come la moglie di khris kyle che guarda alla guerra con disprezzo, paura ed un senso di incomprensione. Poi vi sono quelli armati di zanne ed artigli che per via della loro naturale costituzione sono portati a combattere, sbranare ed uccidere.  Questi individui, dotati di forza e frenesia bellica, possono scegliere se adoperare le loro armi per ferire o per proteggere il gregge. Chi, avvalendosi dei sentimenti nobili, usa le proprie zanne per difendere i cittadini è un cane pastore, e chi le usa per ferirlo è un lupo.
Purtroppo, il gregge, essendo naturalmente portato a disprezzare le zanne e gli artigli tende a disprezzare sia i lupi che i cani pastori che lo proteggono, non riuscendo a discernere gli uni dagli altri. Analogalmente, viviamo in una società in cui tutto ciò che ha zanne ed artigli viene visto come “ lupo”. Invece, grazie al bellissimo film di Clint Eastwood, anche chi disprezza a priori armi e soldati vedendo la bontà e la gentilezza che si cela dietro al cecchino impara ad apprezzare e ad essere grato verso gli eroi che indossano la divisa.
Il film, tratto dalla vera storia di un cow boy che è sopravvissuto alla famigerata “Hell Weeks” d’addestramento dei Navy Seals, presenta una trama davvero semplice. Per la maggior parte del tempo le inquadrature mostrano immagini di guerra e massacri in terre arabe. A volte si ha l’impressione che la trama venga messa in disparte per dar rilievo a sparatorie, uccisioni e rocambolesche fughe tra i tetti distrutti della medina in fiamme. E, per quanto  possa sembrare  malsano, è proprio questo concentrarsi sull’aspetto più pratico e tecnico della guerra a rendere così appassionante il film. Inoltre, se paragonati alla perversione del“ Macellaio” islamico che sevizia un bambino penetrandogli il cranio con un trapano,  i soldati americani armati di fucile paiono improvvisamente diventare un gruppo di bravi boy-scout pacifici, amichevoli e gentili.
Clint Eastwood ha cosparso la guerra coi glitter del patriottismo, dell’onore, della solidarietà e dell’amicizia. Non l’ha fatto per marketing, bensì per avvicinare “ le pecore pacifiste” al “ Cane pastore”. Il regista, concentrandosi sulle dinamiche psicologiche dei soldati e sulle loro singole azioni nel conflitto ha  trascurato alcuni dettagli presenti nel libro, ma non rilevanti per la comprensione della storia. Ad esempio, nel film, la prima vittima del cecchino è stata un bambino con un’arma russa in mano, mentre in verità, s’è trattato di una donna con una granata cinese. Ma d'altronde, con le attuali vicende geopolitiche, è legittimo che gli Americani cerchino di fare un po’ di propaganda anti-russa.
Inoltre, il film ha mostrato il cecchino come un papà mosso da un profondo senso dell’altruismo, mentre il libro...ci presenta anche un Khris Kyle più animalesco che si picchia ubriaco nelle neve coi suoi amichetti Seals.
Se vi piacciono i film che parlano di cani pastori che difendo il loro gregge consiglio di guardare su youtube il film Stalingrad of Chechnya, che è stato censurato nelle sale cinematografiche occidentali. I Navy Seals Americani attualmente vanno di gran moda, ma non permettiamo che la propaganda atlantista ci faccia scordare le eroiche imprese degli Spetsnaz Russi.

Liliane Tami

venerdì 9 gennaio 2015

Per rispettare gli islamici....dobbiamo rispettare anche noi stessi


Massimo Fini, in un’intervista rilasciata ieri per Intelligonews,  ha detto una frase shock inerente l’attentato a Charlie Hebdo: “ L’attacco è conseguenza della politica aggressiva dell’occidente contro l’Isis”.
Evidentemente non ha nessuna intenzione né di scusare né di giustificare gli estremisti, ma, avvalendosi di una visione globale  e storica della geopolitica, ne ha semplicemente indicato la matrice.

A detta di Fini, l’avanzata dell’islam in occidente  descritta  nel romanzo distopico “ Sottomissione” di Michel Houellebecq ( uscito proprio ieri in francia)  è  la diretta conseguenza della politica espansionista dell’Occidente negli anni passati.
Infatti ha dichiarato:“ siamo noi stessi all’origine dell’immigrazione, con la nostra tendenza ad invadere i mondi altri. Avendo distrutto il loro mondo, questi emigrano verso il centro dell’impero. Chi vuole il rispetto della propria identità deve rispettare quella degli altri mentre distruggendo le loro economie noi abbiamo violentato le loro identità.”

Gli attentati terroristici, ancor prima di essere una questione religiosa, sono frutto di un’eredità storica dolorosa di cui noi siamo stati complici.

Nel cuore della maggior parte dei cittadini del medio oriente di fede islamica c’è una triste eco che rimbomba e che dice più o meno così: : “ Gli occidentali  hanno invaso l’Afghanistan, l’Iraq, la Libia.!” Ma, essendo .- per fortuna- molti islamici persone perbene, cresciuti con il senso dell’alterità , del perdono e della compassione ,non giungono a compiere atti estremi per rinfacciarci le nostre colpe.
Gli estremisti dell’ISIS, non figli della religione islamica bensì mostri partoriti dalla povertà, dal disadattamento sociale, dalla violenza di strada e da uno stato psichico alterato, mutano questo sommesso rancore inconscio in un disperato grido d’agonia e di vendetta.

Nell’urlo inneggiante Hallà  di quell’essere-non più umano- che ha massacrato il poliziotto inerme, non v’è nulla di religioso: V’è solo l’angoscioso – e paradossalmente altruistico- bisogno di farsi giustizieri e redentori di quei martiri islamici periti per mano dei nostri soldati. In casi strazianti come questo non v’è da cercare il dialogo, perchè con chi urla non si può discutere. Bisogna semplicemente evitarne il confronto, e questo potrebbe avvenire, in modo pacifico, con serenità e tranquillità, mediante una politica protezionistica e ragionevole che limita le migrazioni tra medioriente ed occidente. In entrambe le direzioni.

Questo genere di azioni atroci, che dall’inchiostro di  Charlie Hebdo ne hanno tratto lacrime, sono ingiustificabili ed in nessun modo possono venir accettate e tollerate. Questa triste guerra infinita, che dalla ricerca del petrolio nero in terre lontane s’è evoluta in pozze rosso sangue a Parigi, dovrebbe finire il prima possibile perchè è tremenda per tutti ed umiglia l’intero genere umano.

Per questo è importante  essere solidali coi famigliari delle vittime di Charlie hebdo, e sostenere la loro battaglia pacifica fatta di ironia, articoli e vignette. E, assieme a ciò sarebbe anche utile cercare di capire che l’Isis ha le sue ragioni storiche per esistere, e che noi, invece, sostenendo una politica che favorisce le migrazioni e scordando la nostra storia, inizieremo a scomparire.


T.

Intervista ad un illuminato . Leo Zagami


Leo Lyon Zagami è un autore, ricercatore e saggista italiano.  Grazie al prestigio della sua famiglia ( è imparentato con la regina d’inghilterra e sua nonna era un’importante agente segreto) ha potuto conoscere il mondo della politica...da dietro le quinte. Ha lavorato per diversi enti divulgativi, tra cui la BBC inglese, l’NRK norvegese e l’ABC australiana. Inoltre è stato il primo speaker radiofonico estero a  aprlare liberamente sulla Radio Russa dopo il crollo del muro di berlino. In gioventù aveva preso parte a losche logge massoniche ed ha visto da vicino il triste mondo delle contro-iniziazioni degli Illuminati.

Egregio signor Zagami, Quali son le sue principali opere?
Prima di diventare uno scrittore di successo mi dedicavo alla musica. Ho alle spalle molte pubblicazioni di CD... ma ciò che mi ha reso così famoso – ed odiato- sono gli scritti inerenti al Nuovo Ordine Mondiale. Ho scritto i miei primi libri col celebre giornalista canadese Benjamin  Fulford, ex responsabile del Forbes Magazine nel 2012. In america abbiamo venduto oltre 50 mila copie. Il terzo libro l’ho scritto con Koaru Nakamaru, principessa del Giappone. Il libro che mi ha reso più famoso in Italia è “ Le confessioni di un illuminato”.

Perchè è odiato?
Nel libro autobiografico “ Le confessioni di un illuminato” trovi tutto. Fin da piccolo mi sono interessato all’esoterismo ed alla magia nera. Inoltre amavo molto la musica rock, come i The Doors ed ai Led Zeppelin. Jimmy Page e Jim Morrison apprezzavano il satanista Aleister Cromwley, ed anche a me piaceva molto la sua dottrina deviata chiamata “ Legge di Thelema”. Così, un po’ per il mio anticlericalismo e le mie conoscenze di famiglia, sono entrato in svariate logge massoniche e anche negli illuminati. Poi quando mi sono accorto che all’interno di queste società segrete si giocavano con cose importanti, come aziende, banche e persino membri del governo, ho deciso di uscirne. E di denunciare questi complotti che minacciano profondamente la nostra democrazia e la nostra libertà.

Ma i cosiddetti “ Illuminati” sono tutti cattivi?
Ovviamente no! Si distinguono in buoni, cattivi e neutri. I cosiddeti “ cattivi” sono quelli che anzichè promuovere la pace nel mondo e far opere caritatevoli sfruttano il loro potere politico per favorire il proprio tornaconto personale. Le logge sono semplici gruppi di persone che hanno degli interessi in comune e che sono uniti da valori storici e tradizionali. Essendo club d’élite chi ne fa parte  possiede molti soldi. Infatti i più grandi imprenditori del mondo spesso fanno parte di queste società segrete. Una loggia “buona” può investire il denaro a favore di associazioni umanitarie, conferenze culturali, libri e cose belle. Una loggia cosiddetta “ nera”, come quella di cui fanno parte il cantante Jay-Z e Beyonce, amica di Obama, promuovono il governo della Banca Centrale Europea, sostengono le grandi industrie di OGM  e favoriscono le industri farmaceutiche che speculano sull’ebola.

La prima legge della dottrina satanica di Aleister Cromwley è “ Fa’ciò che vuoi”. Cosa ne pensano i cosiddetti illuminati “ cattivi”?
Fare ciò che si vuole è il sogno di ogni grande imprenditore e di ogni banchiere. Ancor prima di parlare dei riti di contro-iniziazione e di religione, il satanismo nasce come stile di vita. Il satanismo è l’avere come unico Dio il proprio egoismo, e far tutto per saziare la propria brama di potere e di soldi, senza tener conto di niente e di nessuno. Gli illuminati, avendo dei posti di lavoro a capo di società estremamente lucrose, vogliono  fare in modo di arricchirsi ancora di più, trasformando il potere economico in potere politico.

Trasformare il potere economico in potere politico ...Ma è magia?
No, è semplice burocrazia, corruzione e manipolazione della democrazia attraverso i mass-media. Per esempio, grazie al lavoro della Commissione Trilaterale, fondata dai Rockfeller ed a cui fanno parte più di 300 politici, intellettuali e uomini d’affari, la commissione europea e gli USA stanno facendo  facendo Il partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP). Questa cosa è bruttissima, perchè andrà a dare un potere sproporzionato alle grandi industrie a scapito della libertà democratica dei cittadini. Saremo costretti tutti a comprare certi prodotti, e se ci rifiuteremo di farlo...dovremo pagare delle tasse di risarcimento direttamente alle multinazionali!

Gli illuminati sono accusati di portare energie negative nel mondo. In che senso?
Tra poco uscirà un nuovo singolo di Madonna che si chiama “ Illuminati”. Guardalo e dimmi se ti sembrerà portatore di un messaggio positivo...Adesso tutte le musiche di Hollywood promuovono uno stile di vita autodistruttivo ed iperconsumistico. I video musicali prodotti dalla Black Entertainment Television, con l’approvazione della setta satanica dell’Ordo Templi Orientis,  fanno credere ai ragazzi che sia bello fare ciò che si vuole.  Ubriacarsi, autodistruggersi, spendere tutti i soldi in vestiti e mercificare il proprio corpo come un semplice prodotto da mettere in mostra sono i valori elogiati dai cantanti hip-hop contemporanei. Dal “ fa ciò che vuoi” di  Fabri Fibra al “ lavora troia “ di Britney Spears i mass-media degli illuminati fanno un vero e proprio lavaggio del cervello alle masse incitandole ad essere egoiste, narcisiste e vanitose. La cosa più brutta è che li invitano ad accettare la loro impotenza di fronte al mondo e l’impossibilità di sognare un lavoro, una società ed una politica migliori. I giovani, nella musica commerciale, trovano modelli di persone che si rassegnano a vivere in una società corrotta, alienante e malsana, ed anzichè combattere per cambiare le cose diventano a loro volta così. 

Cosa bisognerebbe fare per arginare questa vera e propria paga sociale?
Il Nuovo ordine Mondiale attraverso la musica vuole distruggere ogni valore positivo e naturale della società per abbatterla. Se tutti iniziassero a comportarsi come Rihanna, Miley Cyrus o Justin Bieber la popolazione umana si estinguerebbe nel giro di qualche anno. Sul pianeta terra siamo in troppi, e non ci sono risorse per tutti. Ma, anzichè proporre dei valori positivi ed ecologici, il New World Order ha capito che è più utile far credere alle persone che l’autodistruggersi sia bello. Forse, anzichè seguire la via del male, dell’egoismo, delle contro-iniziazioni, delle banche dell’Unione Europea, dei Rockfeller e delle società segrete oscure bisognerebbe seguire la via della luce. Il primo passo per il cambiamento  è prenderne consapevolezza. Nel mio libro “ Illuminati e la musica di Holliwood”  troverete tutto.

Liliane Tami

lunedì 5 gennaio 2015

Lo svizzero dell'anno è un imam islamico

Il giornale «Sonntagszeitung» ha eletto come svizzero dell’anno l’Imam bernese Mustafa Memeti . Tale scelta è avvenuta per contrastare il fiorente estremismo islamico e promuovere la pace tra le religioni.
 Il cinquanduenne di fede musulmana ha affermato, in una conferenza stampa col “ Bund” nel mese di ottobre, che bisogna impegnarsi al fine di cercare dialogo tra gli svizzeri e gli islamici.
Di etnia albanese e nato in serbia, è stato naturalizzato nel 2005. Attualmente lavora come cappellano per un carcere ed é l’Imam della Islamic Society di Berna. Inoltre, dal 2012, presiede anche l’associazione albanese islamica in Svizzera.http://www.mattinonline.ch/lo-svizzero-dellanno-premiato-un-imam-islamico/

imam
 Liliane Tami

domenica 4 gennaio 2015

Quando le dogane proteggono dalle infiltrazioni della CIA



 Il programma “ Checkpoint” insegna alle spie della CIA a non far trapelare la loro vera identità e le loro vere intenzioni nel caso vengano acciuffate alle dogane. Ecco perchè bisogna eseguire controlli più severi alle frontiere.

WikiLeaks ha appena divulgato un’ottima notizia: I controlli biometrici fatti alle frontiere dell’Europa risultano problematici per gli stessi agenti della CIA. L’intelligence americana teme che i controlli alle dogane ed agli aereoporti possano rivelare l’identità dei propri agenti. La CIA, per poter estendere i suoi tentacoli nel nostro territorio, nel 2012 ha messo a punto un programma chiamato “Checkpoint”:  serve ad istruire gli agenti a dissimulare la loro vera identità se interrogati dai doganieri.

Julian Assange ha  dichiarato infatti che «La Cia ha fatto rendition* nei paesi europei, inclusa l'Italia e la Svezia, durante l'amministrazione Bush.  Ma, l’hacker platinato  ha anche affermato che con il cambio di governo le cose non sono cambiate: «Questi manuali dimostrano che, sotto l'amministrazione Obama, la Cia intende ancora infiltrare le frontiere dell'Unione Europea e condurre operazioni clandestine».

Le risorse delle dogane europee sono insufficienti
Le poche frontiere europee rimaste utilizzano un database chiamato “ SiS” e “ Sirene” per individuare gli immigrati affiliati ad organizzazioni criminali e terroristiche classiche. Ma, da quanto emerge dai dati divulgati da Wikileaks, questi controlli sono ancora insufficienti per proteggerci dai cittadini americani in missione d’indagine. “ Frontex”, che non basta  neanche per schedare le flotte di clandestini che vengono all’arrembaggio del continente europeo, non riesce a far fronte in modo adeguato alla minaccia delle spie americane.

Soluzioni
Nel corso del 2015 verrà reso operativo il sistema “Entry/Exit System” (EES) in Europa, ossia la presa automatica dei dati biometrici dei viaggiatori di nazionalità non europea.  Le dogane ed i relativi controlli, oltre che fornire un valido contributo alla lotta contra al terrorismo internazionale, svolgono un vero e proprio lavoro di protezione contro le indagini delle intelligences americane, che con le loro ricerche mirano a sabotare e rubare informazioni dai nostri governi, le nostre aziende e le nostre banche.


* rendition: prelevare di forza una persona accusata di terrorismo da un'altro paese senza far ricorso alle autorità locali

@Liliane Tami 

sabato 3 gennaio 2015

Ritorna il Nazismo : Elle glorifica i combattenti ucraini

Il  celebre giornale “ Elle” ha dedicato un intero reportage ad una giovane combattente ucraina nazista.

 L’unione europea, mediante la NATO, continua ad aizzare e sostenere i soldati nazisti contro agli indipendentisti della Crimea.
 La rivista Elle ha il merito di esser stata la prima testata ad aver  ammesso pubblicamente le sue simpatie per la dittatura del liberismo economico voluta dall'Unione Europea.

Il reportage, apparso il 14 novembre scorso su uno dei giornali di moda più letti del mondo e  tradotto in oltre 60 lingue ( con 179’672  copie mensili solo Italia) elogiava le gesta della soldatessa Sveta. La ragazza diciannovenne, segretaria e volontaria in un gruppo di autodifesa presso al battaglione Aidar, è stata dipinta come una coraggiosa eroina che difende la sua amata terra dall’invasione della Russia.

Difendere la propria terra è un bene, ma farlo in favore del regime dittatoriale del nuovo Bundestag che ha sede a Bruxelles è offensivo nei confronti della Democrazia.

I due giornalisti che il 2 ottobre hanno incontrato ed intervistato la ragazza non sono ritardati mentali. Che i combattenti europeisti e i patrioti ucraini con le svastiche incise sugli elmetti NATO avessero simpatie per il terzo reich lo sanno anche i sassi. Eppure, la redazione filoeuropeista di “Elle” ha voluto usare Sveta a guisa d’un delizioso simbolo per far propaganda al regime europeo. La redazione di “ Elle” ha voluto essere parziale, e sostenere pubblicamente il nazismo. Venendo meno alla neutralità professionale ed etica che si adirebbe ad un grande giornale di moda, “Elle” ha fatto credere a miliardi di lettori in tutto il mondo che stare dalla parte dei neonazisti sia bello.

La direttrice di “ Elle” Danda Santini è una dei tanti nuovi /////// al servizio del regime iperconsumistico  di Angela Merkel e Mario Draghi.

Forse lei non sapeva che sul suo giornale uscisse tale reportage inneggiante al patriottismo più estremo. La direttrice di Elle , che in gioventù lavorò per la gazzetta Ticinese di Lugano, non avrebbe mai voluto che nazisti che massacrano gli indipendentisti della Crimea diventassero un fenomeno fashion da ammirare ed emulare. Ma, purtroppo, quello del giornalista è un lavoro difficile che nasconde tante insidie.

Chissà se in futuro le riviste di moda loderanno i mercenari  atlantisti che massacreranno i Padani o gli Svizzeri che non vorranno sottostare al volere totalitario dell’Unione Europea.



Liliane Tami 

Chi ha ucciso Claude Covassi

Le previsioni dello 007 svizzero ucciso si sono avverate: Lo stato islamico è stato creato per dare all'occidente un nemico contro cui combattere e dimenticare il vero traditore interno della nostra società:  Il Liberismo economico voluto dalla Commissione Tripartita come mezzo di dominio.


L’8 febbraio scorso l’agente segreto svizzero Claude Covassi è misteriosamente morto nel suo letto. Ad un anno dal suo decesso, le  previsioni geopolitiche che gli sono costate la vita si sono avverate. I giornali lasciano intuire che sia stato ammazzato  perchè s’era convertito all’Islam . Chi  lo conosceva bene, sa che la realtà è un’altra: Stava indagando su come la Francia, unita agli Stati Uniti , stesse sobillando gli islamici per massacrare la popolazione  africana del Mali, territorio ricco di oro e materie prime. Sapeva che l'Isis sarebbe sorto, a favore delle grandi multinazionali USA ed EU.

Qui le sue tesi inerenti'uso del terrorismo islamico come specchietto per allodole. I veri terroristi sono i sostenitori del liberismo economico, dell'Unione Euopea e del TTIPhttp://terrorislam.blogspot.ch/2007/08/la-guerre-contre-le-terrorisme-nest.html 


Laureato il filosofia, bell’uomo, giornalista per passione e poco più che quarantenne Claude Covassi un anno fa’ è accidentalmente morto nel suo letto.  Dopo esser stato arruolato nel SAP ( Servizio D’Analisi e Difesa della Confederazione) ha fondato il blog Mecanopolis per denunciare le guerre nascoste perpetrate...dall’Unione Europea e dagli USA. Aveva preso parte anche all’operazione Memphis, che mirava a conoscere gli eventuali legami tra il CIG ( centro Islamico di Ginevra) e l’Islamismo radicale. Dopo alle accurate indagini giunse a due conclusioni:

1) l’Islam radicale è stato voluto dagli USA per destabilizzare il medio oriente per avere più facilmente accesso alle risorse primarie, Inoltre permette di unire l'Europa contro u nemico comune e darle l'illusione che il liberismo economico voluo dalle multinazionali equivalga alla libertà.

2)  c’è una misteriosa organizzazione , a cui fanno capo i Rotschild, i Rockfeller, Obama e tanti altri, che manipola i principali giornali europei e divulga notizie false.

Covassi si stava occupando soprattutto della questione inerente l'operato del Club Bildeberg in Mali. Le truppe francesi mandate in Mali servivano a scatenare una guerra interna al paese, facendo sorgere conflitti tra gli islamici ed i non-islamici. Destabilizzando la popolazione l’esercito francese è riuscito a potenziare l’islamizzazione, al fine di far saltare la separazione tra il potere temporale e quello secolare. L’islamizzazione voluta dagli Stati Uniti e perpetrata per mezzo dell’esercito francese ha messo l’intera regione in ginocchio. La NATO ha così, attualmente, un accesso favorito alle miniere d’oro e di nichel.

Lo spietato piano atlantista consisteva nel dare le armi agli islamici ed al contempo massacrarli per metterli in conflitto coi“laici”. Qui è possibile vedere un documento di supplica del governo islamico F.pdfhttp://ia601604.us.archive.org/20/items/malif/mali-F.pdf che chiede alla francia di avere pietà dei suoi cittadini. Parallelamente a ciò Covassi diceva che la giornalista Caroline Fourest, presidente del CGL ( Centro Gay e Lesbiche),  operava scrivendo notizie  mai dimostrate corrette per conto del governo americano. Ha fatto scalpore la biografia diffamatoria che ha scritto su Marine Le Pen, maggior esponente europeo del movimento anti-atlantista.

Poche settimane dopo al suo decesso il blog Mecanopolice è stato censurato ed anche la pagina facebook fref=photohttps://www.facebook.com/pages/Mecanopolis/126163430753004?fref=photo non offre più accesso ai post.

L’unica cosa che ci è data sapere, è che il suo anti-americanismo e le sue teorie  l’hanno portato a morire. Forse era un semplice bugiardo invischiato con la mafia ed i terroristi delle brigate rosse....ma in ogni caso a qualcuno ha dato fastidio.

A chi avesse pestato i piedi - camorra o gente per bene?- non si sa, ma la sua pagina facebook critica ripetutamente la Commissione Trilaterale. http://www.trilateral.org/download/file/TC_list_11-12_(2).pdf