mercoledì 12 novembre 2014

Il voto di Donbass: l'EU non lo riconosce



I cittadini della regione del Donbass, che apparteneva allo stato-farsa denominato Ucraina, stanchi della guerra hanno votato per l’indipendenza.


unione europea
Così, il 2 novembre, la maggioranza ha potuto confermare la sua volontà di tornare ad appartenere alla Russia e di sottostare alla Federazione governata dal leader Putin.Evidentemente l’Unione Europea ed i neonazisti patrioti non sono contenti. Secondo agli esperti, la volontà del popolo creerà un’ulteriore deterioramento dei rapporti tra il blocco USA-EU e quello Eurosiatico.
Le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk ora, stando a quanto sono gli esiti delle votazioni, dovrebbero essere governate da Aleksandr Zakharchenko e Igor Plotnitskij.
Purtroppo, questi giorni di tregua che hanno visto tantissimi cittadini mossi dal sogno della Libertà andare alle urne sono stati usati dai violenti europeisti di Kiev per riarmarsi, riordinare le truppe e tornare a massacrare “ I traditori della patria” che vogliono l’autonomia della loro regione.
I vertici dell’Unione Europea considerano le elezioni nella Repubblica Popolare di Donetsk (DNR) e nella Repubblica Popolare di Lugansk (LNR) come un grave affronto all’ONU. Questa triste situazione potrebbe diventare a ciò a cui ha condotto la massacrante guerra che avvenne nel 1991 in Transnistria: ancora oggi, non è riconosciuta dai paesi dell’ONU.
Evidentemente l’oligarchia di Bruxelles non è contenta, ma non vuole nemmeno dichiararsi apertamente avversa alla volontà del popolo e tanto meno vuole dichiarare ufficialmente guerra alla Russia.
Attualmente la gente continua a manifestare il proprio malcontento per strada tramite atti di guerriglia, ma politicamente s’è scelto di instaurare un momentaneo “ Silenzio comune”. L’Europa sta riflettendo e, forse, sta facendosi un esame di coscienza.


Liliane

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