giovedì 23 ottobre 2014

La Lega manifesta: un successo

Ieri sera, dalle 16.30, il corteo organizzato da Matteo Salvini ha scosso Milano e l’italia intera. La manifestazione, partita da Porta Venezia è terminata alle 19.30 con un discorso di dissenso verso all’operazione Mare Nostrum in Piazza Duomo.

Dal corteo, preceduto dalla marcia dei 300 sindaci italiani leghisti, svettavano le bandiere della Lega Nord, i ducali sventolavano la bandiera dell’Insubria ed i vessilli delle regioni che esigono la loro autonomia, come la Serenissima, la Bretagna , la Catalonia e, nonostante l’esito negativo della votazione, la Scozia. 

Se , da una parte, con Casapound ed i giovani di Génération Identitaire si voleva cogliere l’attimo per ribadire l’importanza della Sovranità Nazionale e della Secessione, la Lega s’è concentrata soprattutto a criticare l’aberrante plagio del governo italiano: Che Renzi, in combutta con Alfano, si permetta di rubare i soldi agli Italiani al fine di finanziare l’operazione militare Mare Nostrum è inaccettabile. Tra tutte le bandiere antieuropeiste ed i simboli inneggianti alla libertà religiosa- ora sempre più minacciata dall’Isis, dal velo e dalle moschee che Pisapia lascia insediare a Milano- coloro che però hanno destato più scalpore erano le nonnette e le casalinghe …non leghiste.

Tantissime persone, cittadini normalissimi e persino senza interessi politici, hanno preso parte al corteo perchè, a prescindere dalle bandiere, la situazione è diventata insostenibile. Sempre più famiglie italiane senza lavoro vengono sfrattate e sono costrette a vivere in automobile, mentre i clandestini, portati su suolo italico coi soldi delle tasse degli italiani…possono andare a vivere in albergo e ricevono dallo stato (a)sociale 900 euro al mese.
Purtroppo questo messaggio di solidarietà non è stato recepito dai giovani di sinistra e dei centri sociali che, tenuti lontani dai poliziotti anti-sommossa, volevano picchiare e bastonare i pacifici manifestanti della lega. Vittime di un’informazione manipolata dai grandi colossi mass-mediatici strapagati da Bruxelles, le sinistre, inconsapevolmente, tengono la parte delle multinazionali americane e del mostro bicefalo Obama-Merkel che vuole indebolire i popoli d’Europa per soggiogarli meglio alla finanza.

La manifestazione s’è conclusa con un discorso dal palco di Matteo Salvini, che, tra le bandiere del Movimento Universitari Padani ed i vessilli della Russia, ha ribadito l’importanza di sospendere gli accordi di Shengen. Prendendo esempio da Vladimir Putin, Salvini, in accorto con Marine Le Pen, afferma che presto verranno presi dei provvedimenti seri per reintrodurre i controlli alle dogane e ridare dignità ai cittadini che combattono ogni giorno per portare a casa il pane per i figli.
Liliane Tami

http://www.mattinonline.ch/in-centomila-milano-per-dire-stop-allimmigrazione/

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