mercoledì 3 settembre 2014

La Svizzera vista da Nassim Taleb

SVIZZERA – Il nostro essere imprevedibili ha accresciuto la nostra capacità di adattamento alle situazioni più diverse, permettendoci di consolidarci e restare saldi nonostante lo sgretolamento economico di mezzo mondo
Cosa hanno in comune i fiammiferi, lo champagne, la penicillina ed il via­gra? Il fatto che siano stati inventati per caso.
Nassim Nicholas Taleb è un filosofo che ha dedicato la sua vita allo studio dei processi d’incertezza, ed è giunto alla conclusione che l’im­prevedibilità sia la miglior fonte di successo. In am­bito economico esistono tre differenti rapporti con la variabile aleatoria, che sono l’avversione, la neu­tralità e la propensione.
Nel libro qui recensito è dimostrato come, non solo nelle aziende, la propen­sione al rischio sia tendenzialmente più fruttuosa dell’avversione dei con­fronti dell’imprevisto.
Il suo saggio intitolato “Antifra­gile*- prosperare nel disordine” spiega come i migliori eventi del mondo, e della storia, siano (quasi) sempre frutto di fatti inaspettati. Il suo pensiero filosofico si basa su os­servazioni empiriche: I sistemi com­plessi sono per loro natura imprevedibili, e che perciò bisogna smetterla di voler controllare e pro­grammare tutto a tavolino. In natura nulla è ordinato e regolare. Anzi, ci mette in guardia: Un eccesso di rego­larità è malsano per ogni forma d’or­ganismo. Un ente, sia esso umano, animale, economico, burocratico o sociale non è una macchina, quindi non può essere soggiogato a norme ed imposizioni troppo strette.
Questo vale anche per il business delle aziende: Un buon imprenditore deve osare mettere in gioco più del massimo, per poter ottenere grandi ri­sultati. Se invece decide di operare in modo mo­derato la sua azienda forse non correrà rischi, ma sarà destinata al de­clino. Se il fiume non si butta dalle cascate è de­stinato a fermarsi e a di­ventare acquitrino paludoso. Tutto in natura deve evolvere, e correre il rischio dell’errore. E, d’altronde, l’adattamento darwiniano delle spe­cie non è altro che una conseguenza a piccoli errori genetici che si sono poi rivelati vantaggiosi….
Nella vita, sia nelle faccende di cuore, di politica che di lavoro, bisogna ac­cettare il fatto che tutto sia impreve­dibile, ed agire di conseguenza. Persino correndo il rischio di mo­strarsi decisi e temerari là dove gli altri si mostrano insicuri e timorosi. Chi è libero dalla malattia della rou­tine ed è abituato a gestire gli impre­visti anche in caso d’errore non si scoraggia, anzi: trova sempre nuove vie con cui rafforzarsi e prosperare.
Secondo Taleb una società che ha bisogno d’eroi è composta da co­nigli che hanno bisogno di qualcun altro per compensare la loro vigliac­cheria.
Già nel suo saggio “Il cigno nero” il filosofo del caso sostiene che im­porre costanza ad un organismo vivo è pura follia. Infatti Hitler, Stalin e la Merkel hanno consacrato la propria esistenza nel tentativo di omogeneiz­zare, inscatolare, regolare ed appiat­tire un pluri-organismo come la nazione o, peggio ancora, il conti­nente. L’ingenua mania delle sinistre per l’ordine ed il controllo è contro natura. Dato che la società umana è in assoluto il sistema più complesso esistente, pretendere azzerarne gli impulsi vitali, tarpando le ali alle ini­ziative più impreviste e disparate d’ogni regione e volendolo trattare come un apparecchio meccanico per­fettamente prevedibile, e non come un essere vivente, a lungo termine lo si farà fallire.
Il bambino cresciuto da genitori troppo apprensivi che l’­hanno voluto conformare agli altri, castrando la sua creatività in una campana di vetro, non lasciandolo mai giocare col fuoco e bocciandogli ogni sua iniziativa apparentemente è più sano ed equilibrato degli altri. Ma appena incontrerà un sasso sul suo sentiero vi inciamperà ferendosi gra­vemente e piangendo più del dovuto, non essendo abituato a correre, sal­tare e cadere. Meglio un po’ di inco­scienza e tante piccole sbucciature al ginocchio, anziché una quiete inna­turale che improvvisamente degenera in incidente mortale.
Nell’ultimo best-seller di Taleb, c’è un interessantissimo capitolo dedicato alla Svizzera, in cui l’accusa di essere irrazionale. È priva di un go­verno centrale, legalizza le armi, ha poche leggi, ha cantoni scoordinati, ha una minuscola banca centrale ed è soggetta a continue revisioni delle leggi per via dei referendum. A parere del teorico del caos sono proprio que­sti fattori, apparentemente rischiosi, che fanno del nostro paese il più “an­tifragile” del mondo. Il nostro essere imprevedibili ha accresciuto la nostra capacità di adattamento alle situa­zioni più diverse, permettendoci di consolidarci e restare saldi nonostante lo sgretolamento economico di mezzo mondo.

Proprio
 come una lot­teria anche la politica è soggetta a va­riabili casuali. E l’unico modo per vincere è osare mettersi in gioco, esattamente come fa l’economo pro­penso al rischio che decide di com­piere un’azione la cui conseguenza dipende da un elemento aleatorio, piuttosto che restare nella posizione statica in cui si trova. In politica la propensione al rischio è , nella mag­gior parte dei casi, vincente, cosa che già il Nano sapeva bene. Se avesse sempre agito in modo moderato e ti­moroso delle possibili conseguenze negative non avrebbe messo a repen­taglio la sua incolumità. Ma non avrebbe nemmeno rivoluzionato il nostro amato cantone e non ci avrebbe arricchito politicamente allo stesso modo. L’audacia è una strate­gia vincente, sia per i singoli che per le collettività. Prendiamo esempio!
Quindi, avvalendomi del diritto natu­rale all’azzardo, mi permetto di con­cludere dicendo che un Europa che ci impedisce di prendere i nostri ri­schi, facendoci ad esempio ripetere l’ultimo referendum, può solo andare a farsi fottere.

J. LILIANA TAMI 
STUDENTE IN FILOSOFIA
* Antifragile: neologismo coniato da Taleb. È il contrario di fragile, benchè non sia sinonimo di resistente. Un oggetto re­sistente resta immune alle percosse, ma ne resta inalterato. Un oggetto antifragile grazie ai colpi imprevisti ( cosiddetti “cigni neri”) accresce la sua forza e le sue potenzialità.


http://www.mattinonline.ch/la-mania-di-controllo-delle-sinistre-e-contro-la-natura-stessa-della-svizzera/

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