sabato 9 agosto 2014

Bitcoin vietati un russia


Il Ministero delle finanze russo ha deciso prendere una decisione drastica nei confronti della malavita. Il nuovo disegno di legge, presentato all'inizio di quest'anno in parlamento, renderà a breve inviabile a giudizio penale l'uso della moneta virtuale. Il bitcoin, essendo una valuta elettronica in mano a privati, è regolarmente utilizzata dalla mafia e dalla malavita per lo scambio di merci sul mercato nero. Il procuratore generale della Russia afferma che le monete virtuali, come sostituti alla moneta ufficiale, debbano essere debellati dal paese proprio per la loro caratteristica di essere incontrollabili.

Anche la Cina ha preso seri provvedimenti nei confronti del bitcoin, vietando alle istituzioni finanziarie di servirsene. Ciò ha causato un drastico crollo di compra-vendita sul mercato virtuale, costringendo siti di shopping online, come alibaba e baidu, a cercare altre alternative per non fallire. Le mafie ed i privati malintenzionati di tutto il mondo, clienti dei cosiddetti "mercati paralleli" facilmente rintracciabili nel deepweb, a causa di queste norme che entreranno in vigore prossimamente dovranno agire con prudenza.

L'Europa, come suo solito, è pienamente consapevole del rischio di frode finanziaria legate alle monete virtuali. La banca francese, all'inizio di dicembre, ha mostrato un estratto di sei pagine in cui ne illustra i pericoli ed anche l'autorità bancaria europea ha presentato segni d'allarme. Ma Ben Bernanke, presidente della banca federale degli Stati Uniti (per ragioni personali?) afferma di apprezzare molto tale moneta e che essa per il futuro rappresenta un vero e proprio business. Quindi, la commissione europea, appendice di Washington, non osa prendere provvedimenti.

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