domenica 6 luglio 2014

L'euro: La sorgente nazista dell'Europa (di Liliane Tami)

L'Euro: 
La Sorgente nazista dell'Europa - Liliane Tami

Già nel 1997 il Corriere della Sera aveva pubblicava articoli in cui erano spiegate le origini antidemocratiche dell’unione europea. A quei tempi il flagello dell’Euro non aveva ancora sodomizzato gli italiani, ma già il colosso dell’informazione iniziava a mettere in guardia sugli svantaggi che sarebbero derivati dall’abbandono della vecchia lira. Oggi, diciassette anni dopo, abbiamo la conferma dello scempio causato dall’unità monetaria . L’involuzione autoritaria fatta in nome della moneta unica con la privazione del segreto bancario si sta oramai affermando anche in Svizzera. Come era stato predetto dal giornalista Riccardo Chiaberge del Corriere della Sera e da Barbara Spinelli della Stampa i tecnocrati di Bruxelles sono oramai riusciti a sospendere le libertà costituzionali e il sogno europeo si è rivelato essere un drammatico cappio al collo dei popoli.
Sempre nel 1997 lo storico John Laughland , che collabora anche con il Wall Street Journal e il Sunday Telegraph, pubblicò un saggio intitolato The Tainted Source ( la sorgente infetta) in cui mostra come il programma di costituzione del Reich Europeo di Hitler sia l’embrione dell’attuale Unione Europea. La sorgente infetta dell’Euro individuata da Laughland è il progetto nazista chiamato Europaische Wirtschaftgesellschaft. Tradotto in italiano significa«Società economica europea». È un mostruoso disegno di dominio in cui il controllo monetario e politico si fondono.
I discorsi di Hitler, rafforzati poi da Joseph Goebbels, ministro della propaganda nazista che aveva organizzato roghi libri e non solo, vertevano tutti attorno al bel concetto pacifico di creare “ Un’europa come una famiglia di popoli”. Questo genere di metafore vengono scritti anche nei discorsi che la cancelliera Merkel deve poi recitare in pubblico, a favore del partito cristiano-democratico che di cristiano e democratico non sembra avere proprio un bel niente. Il fatto che nel 2008 Sarkozy le abbia assegnato il premio Carlo Magno, in onore del primo Imperatore del Sacro Romano Impero, è uno sfregio alla VERA democrazia.
D’altronde, con la scusa della Pace tra i popoli, dell’integrazione e della tolleranza anche Adolf Hitler aveva iniziato a teorizzare l’eliminazione delle dogane. L’annientamento dei confini è un mezzo strategico con cui attuare una conquista. Infatti Hitler, nei suoi ultimi discorsi, affermò che il suo progetto d’unità tra i popoli avrebbe accolto tutti sotto al cappello di un’Unica europa, liberando dai rischi e dalle competizioni date dal protezionismo e dalle differenti monete. “Tempo cinquant’anni – disse – e la gente non pensera’ piu’ in termini di nazione, bensì in termini d’Europa.” Ecco perchè, paradossalmente, chi fa’il socialista o il sinistroide, mostrandosi contrario alle dogane ed ai nazionalismi, non fa che perpetuare il progetto Nazista. Essere patrioti, ora più che mai, è l’unico modo per opporsi al nuovo reich Nazional-Socialista…
Dopo aver pianificato la conquista geo-politica Goebbels, nel 1938, vedendo le nuove forme di telecomunicazione affermò la necessità d’una forma innovativa d’integrazione economica per l’intera Europa, e perchè no, per l’intero mondo. A parer suo l’egemonia monetaria sarebbe servita a garantire la pace, e questo si è ben visto nei roghi di libri e nei campi di concentramento da lui sponsorizzati. “I popoli dell’Europa stanno rendendosi sempre piu’ conto che molte delle controversie che ci dividono sono semplici baruffe famigliari in confronto alle grandi questioni che devono essere risolte tra i continenti” è una frase detta dal gerarca nazista, ma potrebbe esser tranquillamente pronunciata anche oggi da chi è a favore dell’imminente Patto Transatlantico che soggiogherà per sempre la libertà economica-industriale degli stati europei al volere delle multinazionali americane.
Il progetto concreto della moneta unica è poi stato costruito nel 1942 dal ministro dell’economia nazista Walter Funk, che nel 1939 divenne anche governatore della Reichsbank. L’idea dell’unità economica di Hitler è pressocché identica a quella che attualmente è teorizzata da Mario Draghi, che essendo Presidente della Banca centrale europea ha tutto l’interesse di teorizzare l’impossibilità d’uscita dall’euro. Paul Krugman, premio nobel per l’economia, ha per fortuna smentito il suo farneticare ed ha assicurato che l’euro , bellissimo simbolo emotivo d’unità europea, può tranquillamente essere abbandonato in favore d’una maggior flessibilità delle singole nazioni.
Liliane Tami

http://www.mattinonline.ch/la-sorgente-nazista-dellunione-europea/

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