lunedì 12 maggio 2014

Laboriosità, radici salde e buon senso. L'etica e l'estetica che abbiam perduto...

L'occidente , ammorbato dal post-moderno, è divenuto oramai un grottesco guazzabuglio in cui tutto è ammesso. Abbiamo perso il nostro decoro, confondiamo gli attori coi politici, confidiamo più nei calciatori che nei filosofi, non sappiamo più riconoscere un'opera d'arte da uno schifo, non conosciamo più le buone maniere, non sappiamo più vestirci decentemente ( basta vedere le ragazzine che copiano Rihanna) e crediamo che tutte le religioni e tutte le etnie possano tranquillamente coesistere su suolo europeo, quando di fatto è impossibile e contro-natura.

A causa di una filosofia " di sinistra", mossa più dall'elemento irrazionale ed emotivo che da quello logico e razionale, dall'illuminismo in poi si è andato ad affermare sempre più un (dis) ordine sociale fondato sulla tolleranza e la filantropia anzichè sul bene collettivo.

Con le grandi rivoluzioni del 68 abbiamo noi occidentali ubriacati di luci sintetiche, facebook, calcio e sciocchezze varie abbiamo anche smarrito il senso del bello e del buono.

l'ETICO e l'ESTETICO, il giusto ed il bello, dovrebbero essere le due grandi idee verso cui tutti tendono.

Invece no. Il bene etico superiore, che è la famiglia, è stato distrutto in pochi anni di propaganda gender che nel femminismo ha trovato il proprio ammorbato embrione. 

Il bene estetico superiore, che è l'arte intesa come strumento che nobilità l'animo, è stato declassato. Con Andy Warho, Basquiat, Fontanaed altri artisti degenerati abbiamo perso la capacità di discernere tra l'arte ed la semplice espressione creativa.

Con la democrazia che si è trasformata in vile populismo post-sessantotto ed il capitalismo filo-israelieno che ci ammorba da quando gli americani ci hanno conquistati vicendo la seconda guerra, per noi occidenali è iniziato il declino.

Vi auguro una buona lettura di questo blog, e spero possiate trovare qualcosa di buono.



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