venerdì 2 maggio 2014

La guerra contro ai cristiani : In Siria le crocifissioni in piazza

La città di Raqqa, da un anno sotto al dominio dell’Iraq, è stata trasformata in un califfato islamico. Il quartier generale jihadista è statp in una chiesa cristiana dedicata alla Santa Maria dell’annunciazione per dimostrare l’egemonia religiosa. Come dice il giornalista Domenico Quirico, tenuto in ostaggio in Siria dai Ribelli per cinque mesi, poi liberato dall’intervento dello stato italiano, questo genere di azioni hanno come scopo l’annientamento del cristianesimo partendo dalle radici simboliche più profonde. Il jihadismo internazionale , tramite il suo apparato militare e la distruzione dei nostri simboli, mira a riconquistare il Medio Oriente, il Maghrebe e la Spagna, passando attraverso l’intera europa.

In parallelo all’espansione verso l’esterno dell’Islam, sostenuta in modo passivo da Bruxelles, all’interno la dottrina si va rafforzando: Le persecuzioni cristiane su suolo siriano continuano ad inasprirsi. Nel Kessab un’invasione di fondamentalisti islamici provenienti dalla turchia ha costretto centinaia di famiglie armene ad abbandonare i loro villaggi, ed allo stesso modo i cristiani sono costretti a fuggire perchè sono un intoppo alla creazione del nuovo stato integralista islamico.

Nei giorni scorsi sette persone sono state uccise in pubblico, col consenso della folla, a Raqqa dagli attivisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil). Due delle vittime sono state giustiziate mediante crocifissione pubblica. Anche lo scorso 16 aprile un cristiano accusato di furto è stato crocefisso in piazza, ed altre cinque crocifissioni sono state eseguite ad Al Abyad, ai confini con la turchia, e a Saluq .

Ad Aleppo la persecuzione cristiana è continuamente perpetuata anche da atti burocratici. Da un anno è stata imposta la sharia a tutti gli abitanti ed i cristiani devono pagare il tributo umiliante: Per mantenere la loro fede devono versare all’emiro 13 grammi d’oro puro.

Il progetto di conquista di Al Qaeda è ben preciso, e va fermato prendendo misure di precauzione qui a casa nostra e non attaccandoli direttamente, come invece ha fatto Obama. La sua scelta sconsiderata di bombardare l’esercito di Al-assad ha fatto in modo che le milizie jihadiste ne prendessero spunto per iniziare a mettere a punto l’unica forza che ancora gli mancava: L’Aviazione.
Liliane Tami




1 commento:

  1. La crocifissione di cristiani é una bufala, in realtà erano spie che tentavano di far saltare autobombe. Il tributo umiliante si chiama Jiziah, ed é praticamente come la tassa per il militare. Obama non ha mai bombardato l'esercito di Assad. Ma dove le prendi le tue notizie?

    RispondiElimina